Caro Babbo Natale,
quest’anno la letterina te la scrivo un po’ in ritardo – mo’ me sono adeguata ai tempi dei DPCM.
Ti scrivo per chiederti che questo 2020 così difficile non lasci con sé solo strascichi deleteri.
Questo è stato un anno che ha insegnato molto: non siamo onnipotenti, i piani spesso non vanno come prevediamo, dobbiamo fare i conti con la nostra vulnerabilità di esseri umani e imparare a tollerare l’incertezza che è intrinseca – anche se non vogliamo vederla – della nostra vita.
Ti chiedo inoltre caro Babbo Natale di avvicinarti a noi – con mascherina e tampone negativo, ovvio – facendoci riscoprire un senso di compassione e di communitas perché altrimenti nel 2021 ci ritroviamo di nuovo a rinunciare ad aperitivi serali e alla libertà di viaggiare in questo bel pianeta.
E, soprattutto, carissimo Babbo Natale ti chiedo di trovare sotto l’albero il senso della presenza e della consapevolezza: di ESSERE presenti anziché comprare presenti, la consapevolezza di fare scelte responsabili e l’attenzione a ciò che si ha piuttosto a ciò che non si ha.
Detto questo, ti aspetto il 25 Dicembre in febbricitante attesa (ah no, “febbricitante” meglio di no😅) e, nel frattempo, mi godo queste festività riscoprendo il panettone CON UVETTA di aziende locali e l’affetto dei cari in salute che rende non scontato e meritevole di festeggiare questo Natale 2020.
Grazie Babbo Natale e fa attenzione e copriti bene quando passi di casa in casa che se ti spacchi una gamba o prendi freddo poi con la situa degli ospedali diventa un casino.
Con affetto
Denise